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Come comportarsi coi pazienti?

Mentre svolgiamo assistenza personalizzata, tra le mura domestiche dei nostri pazienti, ci sono delle cose da tenere bene a mente e da rispettare.

Spesso, quando entriamo in confidenza con loro, abbiamo piacere a scambiare chiacchiere insieme, a chiamarci per nome; ma non dimentichiamoci mai della professionalità che ci contraddistingue, anche a domicilio dove l’ambiente di lavoro diventa più confidenziale.

Per noi operatori di Thinkfit, così come per tutti gli operatori sanitari, deve essere ben chiaro come comportarsi coi pazienti ed è necessario tenere sempre a mente questo elenco:

  • Rispettare la privacy mantenendo segreto ciò che conosco: i dati lavorativi devono rimanere all’interno dell’equipe.
  • Rispettare l’identità: nome, cognome, forma del corpo, colore della pelle e ogni tipo di carattere.
  • Garantire l’informazione in relazione all’azione che sto svolgendo: la persona deve accettare il nostro intervento e deve sapere esattamente cosa stiamo andando a fare.
  • Garantire la sicurezza sia del corpo che dell’ambiente che circonda il paziente.
  • Favorire la prevenzione attuando interventi con lo scopo di ridurre o evitare rischi, incidenti, malattie (sul paziente, su noi stessi, sull’ambiente, sui famigliari).
  • Educare alla salute: informare o insegnare al paziente ad avere comportamenti corretti (lavarsi in un determinato modo, indossare certe scarpe, etc).

Ricordiamoci sempre quindi di seguire un protocollo preciso di comportamento, che possa aiutarci nelle nostre scelte comportamentali-professionali mentre siamo al lavoro.

Nonostante questo però, può capitare di errare; “errare umanum est”! L’importante è cercare di rimediare in solitaria o chiedendo aiuto alle colleghe. Il consulto, così come il passaggio di consegna, è fondamentale. Chi lavora nel nostro stesso contesto e chi condivide con noi i pazienti sicuramente avrà colto nel tempo sfumature per poter esser d’aiuto in una situazione in cui capita di averne bisogno.

“Fare quello che nessun altro farà, in un modo che nessun altro può fare, a dispetto di tutto ciò che si può pensare; questo è l’essenza di un’infermiere”.